Gela è stata teatro nei giorni scorsi
dell'operazione “Inferis” che ha portato all'arresto, di circa 28
persone nella nostra Città. Ma quello di cui voglio parlare non è
l'aspetto criminale che lasciamo agli esperti di cronaca
giudiziaria... l'aspetto che più mi ha colpito e che la banda
decideva il prezzo delle Angurie (oltre le graduatorie degli alloggi
popolari).
Questa decisione era talmente
importante che veniva presa dal capo in persona. Uno spunto che può darci il
giusto spaccato della libertà economia nella cittadina del golfo che
quando non è imbrigliata in cartelli imposti dalla criminalità, si
trincera anacronisticamente dietro accordi corporativi.
La chiusura dell'economia cittadina da
parte degli operatori commerciali locali contro investitori esterni
non fa altro che rafforzare la morsa criminale nella Città. La
chiusura ai centri commerciali, la chiusura alle catene
multinazionali dei fast food e la mancata regolazione del fenomeno degli ambulanti, costituiscono l'habitat naturale dove fare sviluppare la criminalità
organizzata ed impoverire l'intera Città.
Il sistema criminale entra in crisi quando un nuovo operatore commerciale (Eurospin) entra nella piazza gelese e porta il prezzo delle angurie a 0,30 centesimi al kg... quindi la concorrenza come baluardo della legalità?
Credo che la libertà di iniziativa economica e l'apertura del nostro sistema economico sono tra le cose che possono salvarci dal degrado culturale, economico, sociale nonché dalla criminalità organizzata (con l'imprescindibile supporto delle forze dell'ordine e della magistratura).
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