Il 15-09-2012 dalle pagine del Quotidiano di Gela, Guglielmo
Piazza ha motivato le sue dimissioni dalla
direzione regionale e la sua uscita da Grande Sud facendo con coraggio una
denuncia <<non
condivido la linea attuale di Grande Sud, tendente ritengo, in modo più o meno
volontario ed esplicito, a supportare indirettamente la candidatura di Rosario
Crocetta a governatore della Sicilia>>.
A queste accusa ha
risposto a tono Giuseppe Anzalone, coordinatore provinciale del Partito, che ha
respinto le accuse di Piazza e facendo intendere che la decisione dell’ex era
dettata da “opportunismo politico”, visto i buoni sondaggi di Musumeci.
Abbiamo deciso di approfondire la
questione con il protagonista della vicenda. Per chi non lo
conoscesse, Guglielmo Piazza è stato Segretario cittadino di Alleanza Nazionale,
incarico che mantenne fino alla nascita del Popolo della Libertà. Si avvicina
al progetto PdL-Sicilia e non condividendo l’evoluzione delle posizioni di
Gianfranco Fini, aderisce a di Forza del Sud (poi Grande Sud) partito del quale
diviene componente della direzione provinciale di Caltanissetta.
In questo periodo di militanza in Grande Sud
come ti sei trovato?
Umanamente ho avuto modo di condividere questo tratto del mio
percorso politico con persone che ritengo molto valide dal punto di vista
professionale e personale.
Politicamente non ho condiviso alcune scelte strategiche del
partito, prima a livello provinciale e poi, da ultimo, a livello regionale.
Ma questo è un fatto noto.
1.
Ma,
quello che voglio sapere, sono state effettivamente valorizzate le tue
competenze? Le tue idee? Ti sei sentito al centro di un percorso?
C'è stato un discreto livello di interlocuzione su molti
temi.
Non posso lamentarmi come singolo ma, politicamente, Gela ed
il sud della provincia sono state poco valorizzate, a mio parere, sia dal punto
di vista del capitale umano che dal punto di vista progettuale.
Grande Sud, diversamente, avrebbe mantenuto un gruppo
consiliare in città di 4 consiglieri comunali anziché l'unica presenza attuale
del Dott. Luigi Farruggia, persona per bene e politicamente valida che, però,
rappresenta solo una piccola parte di quello che era l'originario progetto politico
sul territorio.
Purtroppo sono le conseguenze di scelte, operate a livello
provinciale, che si sono rivelate, a mio parere, errate.
Scelte che non ho condiviso ed avverso le quali ho
manifestato il mio dissenso, a suo tempo, nelle sedi opportune (che non sono
gli organi di stampa ma gli organi di partito).
Purtroppo la mie posizioni non furono condivise.
Ed a Grande Sud, in provincia di Caltanissetta, hanno detto
addio molte persone prima di me.
Grande Sud ha già un candidato Gianfranco Micciché: come puoi sostenere che il partito stia supportando la candidatura di Rosario Crocetta? E' un partito di pazzi Grande Sud: candidano Pippo, e poi votano per il candidato del partito avverso? E pensi sia una cosa circoscritta solo al partito locale o all’interno partito regionale?
Ti ringrazio per la domanda, anche perché mi consente di
chiarire i motivi che hanno provocato le mie dimissioni.
Cercando di essere sintetici, ritengo che per i modi ed i
tempi in cui è maturata la candidatura di Gianfranco Micciché, questa, al netto
dei chiacchiericci di stampa (e non solo) su presunti accordi sotto banco,
avvantaggi strategicamente il candidato Crocetta. Per diversi ordini di
ragioni.
In primo luogo il progetto di Micciché nasce politicamente
(in origine) come progetto di area (all'interno del centrodestra), di fatto
coinvolgendo classe dirigente ed elettorato proveniente, per le ragioni più
svariate, da quell'area.
Naturalmente, sotto questo profilo, la candidatura autonoma
di Micciché, rispetto a quella di Musumeci (che fra l'altro era stato lui
stesso a lanciare 48 ore prima), sottrae, in misura ancora da verificare,
elettorato potenziale a Musumeci.
E ricordo a me stesso che non é previsto ballottaggio in
queste elezioni.
In secondo luogo, è sotto gli occhi di tutti coloro che
conoscono i meccanismi di questa legge elettorale regionale che difficilmente
chi vincerà alla presidenza (chiunque esso sia) potrà contare su una
maggioranza politica in aula.
Allora mi chiedo, considerato l'appoggio di Lombardo a
Micciché; considerato il doppio filo che lega politicamente Crocetta e
Lombardo; considerato che il progetto “terzopolista” in Sicilia è in parte con
Crocetta (Udc-Api) ed in parte con Micciché (Fli); considerato che, comunque,
questo polo “autonomista” dovrà stringere delle alleanze; considerato che se
Micciché avesse ritenuto di voler stringere un’alleanza con il Centrodestra per
il “dopo elezioni” il suo “strappo” sulla candidatura unitaria di Musumeci
(ribadisco, proposta dallo stesso Micciché) sarebbe, quanto meno, da valutare
come irresponsabile...beh, considerato tutto questo, più di un elemento mi
porta a considerare “strategicamente poco chiara” la linea politica di Grande
Sud, specie perché tendente (e visti i rilievi che ho mosso prima sfido
chiunque ad andare oltre le affermazioni di principio in senso “autonomista”) a
guardare a sinistra in modo privilegiato.
Ed io a sinistra né ci vado né mi ci faccio portare.
Fra l'altro anche l'On. Ruggirello (ex Mps) , che non conosco
personalmente ed è di un territorio diverso dal mio (credo sia del Trapanese),
è arrivato al mio stesso tipo di conclusioni riferendosi , però, a Lombardo.
Queste considerazioni mi hanno indotto a rassegnare le
dimissioni tanto dal coordinamento Provinciale di Caltanissetta di Grande Sud
quanto dal partito.
Ho ritenuto fosse intellettualmente più onesto fare un passo
di questo genere anziché rimanere nell'ambiguità vista la mia non condivisione
della strategia politica del partito.
3. Se Grande Sud
appoggiasse effettivamente Rosario Crocetta per la guida della regione,
dovrebbe vincere sicuramente. Che logica ha schierarsi così apertamente con un
candidato sicuramente perdente?
La logica di chi ritiene che si debbano
combattere le battaglie che si ritengono giuste preferendole a quelle che si
ritengono utili.
Fra l’altro la mia opposizione politica a
Crocetta risale ai tempi in cui era il Sindaco di Gela.
E non è mai stata una opposizione “nascosta”.
4. Rosario
Crocetta è un tuo concittadino non sarebbe vantaggioso per la tua Città, avere
un presidente della Regione che almeno conosce l’ubicazione del tuo territorio?
Invece di averne un altro del capoluogo etneo che nonostante tutti i disastri
combinati a Catania in questi anni, grazie al suo peso politico, riesce sempre ad
attingere risorse ed accentrare tutte le utilities?
In linea teorica potrei pensarla come te.
Se non conoscessi Rosario Crocetta come
amministratore!...al netto del suo impegno antimafia (che è patrimonio comune
anche a Nello Musumeci ed a Claudio Fava) non posso dire di lui che da Sindaco
abbia ben amministrato. E’ fatto noto ai Gelesi il suo modo di operare fatto di
feste e festini, annunci e promesse non mantenute senza contare la totale
assenza di programmazione dell’azione amministrativa.
E’ fatto noto ai Gelesi che le uniche opere
portate a termine durante la sua amministrazione fossero da anni state
programmate dall’amministrazione precedente (Gallo) e che durante
l’amministrazione Crocetta sia stato perpetrato, a danno dei cittadini, un
enorme sperpero di denaro pubblico che ha provocato, ad oggi, pignoramenti per
11 milioni di euro all’ente Comune di Gela per debiti riferibili alla sua
gestione. Ometto di approfondire la vicenda relativa all’adozione di P.r.g. non
approvabile per mancanza di VAS o altre vicende di cattiva amministrazione, ben
note ai Gelesi, solo per non dilungarmi troppo.
Non credo che la sua eventuale elezione alla
Presidenza potrebbe portare benefici a Gela ma potrebbe affossare ancora di più
la Regione Siciliana in continuità con la gestione Lombardo.
Di contro, faccio parte di quella generazione
di Gelesi che frequentando Catania per motivi di studio ha avuto modo di
conoscere Musumeci come ottimo amministratore dell’Ente Provincia Regionale di
Catania. Oltre che come persona seria e coerente.
Coerente al punto di rinunciare alla
prospettiva di un radioso futuro romano (ha più volte superato per numero di
preferenze Fini nelle competizioni elettorali dove erano candidati nella stessa
lista) pur di rimanere fedele al suo pensiero politico.
5.
Io ho apprezzato
la tua onesta denuncia, ma non pensi che in un contesto come quello gelese
esserti esposto così tanto, comporterà delle ripercussioni? Insomma, ma chi te
l’ha fatto fare?
Non posso avere paura di dire la verità ed
esprimere la mia visione del mondo e della società. Che ripercussioni potrei
avere per questo?
E, fra l’altro, non ho mai nascosto il mio
pensiero politico in città.
6.
Adesso dove
vedi il tuo futuro politico?
Il mio è un percorso politico che ormai copre
circa 20 dei miei 33 anni di vita. Ed è un percorso di destra.
Non ho aderito ad alcuna formazione politica al
momento, la mia è una battaglia per la Presidenza.
Non posso nascondere, però, che guardo con
molta attenzione ed apprezzo veramente il lavoro portato avanti in Sicilia da
Adolfo Urso.
7.
Cosa pensi
abbia bisogno Gela per diventare il faro dello sviluppo della parte
sud-occidentale della Sicilia?
Gela ha bisogno di un Sindaco che faccia il
Sindaco. Gela ha bisogno di un piano di riconversione economica del territorio
coerente con la sua reale vocazione. Gela ha bisogno di tagliare il cordone
ombelicale che la lega all’Eni. Gela ha bisogno di un rinnovamento (vero) della
classe dirigente, non solo quella politica. Gela ha bisogno di riappropriarsi
della propria identità perduta.
8.
La 5° Città
siciliana con uno porto commerciale e grandi potenzialità agricole ed
industriali: Cos’è che tarpa lo sviluppo di Gela?
Ti informo che, durante l’amministrazione
Crocetta, Gela è diventata (per numero di abitanti) la 6° città Siciliana (è
stata superata da Marsala).
9.
pensi che sia colpa di Crocetta?
...ovviamente
dire che Gela è diventata la 6° città della Sicilia per esclusiva colpa di
Crocetta sarebbe come dargli la responsabilità dello scoppio delle guerre
Puniche!...i processi demografici però sono anche lo specchio dello stato di
salute socio-economico di un territorio. Sono processi di lungo periodo, che si
sviluppano nell'arco di 15/20 anni.
Le colpe sono da attribuirsi congiuntamente a tutti coloro che hanno avuto responsabilità di governo a livello cittadino...a mia memoria (salvo una parentesi di otto mesi di governo cittadino del centrodestra) negli ultimi 15 anni Crocetta ha governato 7 anni da sindaco e nei precedenti 7 da assessore comunale o ha preso parte a processi decisionali da consigliere di maggioranza.
In definitiva, a mio parere, è complessivamente responsabilità del PD e dei suoi "derivati" locali.
Le colpe sono da attribuirsi congiuntamente a tutti coloro che hanno avuto responsabilità di governo a livello cittadino...a mia memoria (salvo una parentesi di otto mesi di governo cittadino del centrodestra) negli ultimi 15 anni Crocetta ha governato 7 anni da sindaco e nei precedenti 7 da assessore comunale o ha preso parte a processi decisionali da consigliere di maggioranza.
In definitiva, a mio parere, è complessivamente responsabilità del PD e dei suoi "derivati" locali.
Mi dicevi cos’è che blocca la Città?
Per il
resto sono uno di quelli, non rari nella mia generazione, che pensa che la
presenza del petrochimico sottragga più posti di lavoro di quelli che dà.
Ovviamente è una esemplificazione del mio pensiero, ho accennato già prima ad
un piano di riconversione economica del territorio. Bene, penso che Gela abbia
la necessità di una pianificazione territoriale adeguata al suo potenziale. Non
basta un P.r.g., ma è necessario avere un’idea di quello che Gela vuole e può
diventare, solo così sarà possibile attrarre investimenti. Prevalentemente
nella logistica ed in settori ad alto valore aggiunto.
1
Una banca
locale e l’università non sarebbero utili alla Città invece?
Per quel che
concerne Banca locale ed Università: penso che vadano fatti discorsi
differenziati.
In merito alla Banca credo che l'accesso al credito sia una delle precondizioni per un sostegno e per lo sviluppo dell'imprenditoria , anche artigiana, locale.
Ma penso anche che Gela necessiti di un istituto che vada al di là del Credito Cooperativo.
O meglio, che tale struttura anche se di Credito Cooperativo assuma la forma della Banca Popolare, anche in ragione dei diversi parametri dimensionali richiesti.
In relazione alla presenza dell'Università penso che potrebbe essere , certamente un volano tanto per l'economia locale quanto per la crescita culturale della città.
Purtroppo, però, penso anche che nell'attuale quadro, non solo regionale, non sia semplice riuscire a costituire un nuovo polo universitario orbitante su Gela.
Entrambe le questioni , comunque, sono troppo complesse per essere affidate a poche righe e meriterebbero un maggiore approfondimento e confronto.
In merito alla Banca credo che l'accesso al credito sia una delle precondizioni per un sostegno e per lo sviluppo dell'imprenditoria , anche artigiana, locale.
Ma penso anche che Gela necessiti di un istituto che vada al di là del Credito Cooperativo.
O meglio, che tale struttura anche se di Credito Cooperativo assuma la forma della Banca Popolare, anche in ragione dei diversi parametri dimensionali richiesti.
In relazione alla presenza dell'Università penso che potrebbe essere , certamente un volano tanto per l'economia locale quanto per la crescita culturale della città.
Purtroppo, però, penso anche che nell'attuale quadro, non solo regionale, non sia semplice riuscire a costituire un nuovo polo universitario orbitante su Gela.
Entrambe le questioni , comunque, sono troppo complesse per essere affidate a poche righe e meriterebbero un maggiore approfondimento e confronto.
1 Hai altro da
aggiungere per i lettori?
Oltre al fatto che sono sorpreso dal fatto che
delle dimissioni, specie per i motivi che ho spiegato, abbiano provocato un
tale clamore, mi auguro che abbiano compreso le mie ragioni. Sarò sempre,
comunque disponibile, con chiunque volesse, ad approfondire gli argomenti
trattati.
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