sabato 22 settembre 2012


Il 15-09-2012 dalle pagine del Quotidiano di Gela, Guglielmo  Piazza ha motivato le sue dimissioni dalla direzione regionale e la sua uscita da Grande Sud facendo con coraggio una denuncia <<non condivido la linea attuale di Grande Sud, tendente ritengo, in modo più o meno volontario ed esplicito, a supportare indirettamente la candidatura di Rosario Crocetta a governatore della Sicilia>>.

A queste accusa ha risposto a tono Giuseppe Anzalone, coordinatore provinciale del Partito, che ha respinto le accuse di Piazza e facendo intendere che la decisione dell’ex era dettata da “opportunismo politico”, visto i buoni sondaggi di Musumeci.

Abbiamo deciso di approfondire la questione con il protagonista della vicenda. Per chi non lo conoscesse, Guglielmo Piazza è stato Segretario cittadino di Alleanza Nazionale, incarico che mantenne fino alla nascita del Popolo della Libertà. Si avvicina al progetto PdL-Sicilia e non condividendo l’evoluzione delle posizioni di Gianfranco Fini, aderisce a di Forza del Sud (poi Grande Sud) partito del quale diviene componente della direzione provinciale di Caltanissetta.

             In questo periodo di militanza in Grande Sud come ti sei trovato?
Umanamente ho avuto modo di condividere questo tratto del mio percorso politico con persone che ritengo molto valide dal punto di vista professionale e personale.
Politicamente non ho condiviso alcune scelte strategiche del partito, prima a livello provinciale e poi, da ultimo, a livello regionale.
Ma questo è un fatto noto.
1.                            
                Ma, quello che voglio sapere, sono state effettivamente valorizzate le tue competenze? Le tue idee? Ti sei sentito al centro di un percorso?

C'è stato un discreto livello di interlocuzione su molti temi.
Non posso lamentarmi come singolo ma, politicamente, Gela ed il sud della provincia sono state poco valorizzate, a mio parere, sia dal punto di vista del capitale umano che dal punto di vista progettuale.
Grande Sud, diversamente, avrebbe mantenuto un gruppo consiliare in città di 4 consiglieri comunali anziché l'unica presenza attuale del Dott. Luigi Farruggia, persona per bene e politicamente valida che, però, rappresenta solo una piccola parte di quello che era l'originario progetto politico sul territorio.
Purtroppo sono le conseguenze di scelte, operate a livello provinciale, che si sono rivelate, a mio parere, errate.
Scelte che non ho condiviso ed avverso le quali ho manifestato il mio dissenso, a suo tempo, nelle sedi opportune (che non sono gli organi di stampa ma gli organi di partito).
Purtroppo la mie posizioni non furono condivise.
Ed a Grande Sud, in provincia di Caltanissetta, hanno detto addio molte persone prima di me.
              
      
            Grande Sud ha già un candidato Gianfranco Micciché: come puoi sostenere che il partito stia supportando la candidatura di Rosario Crocetta? E' un partito di pazzi Grande Sud: candidano Pippo, e poi votano per il candidato del partito avverso? E pensi sia una cosa circoscritta solo al partito locale o all’interno partito regionale?
Ti ringrazio per la domanda, anche perché mi consente di chiarire i motivi che hanno provocato le mie dimissioni.
Cercando di essere sintetici, ritengo che per i modi ed i tempi in cui è maturata la candidatura di Gianfranco Micciché, questa, al netto dei chiacchiericci di stampa (e non solo) su presunti accordi sotto banco, avvantaggi strategicamente il candidato Crocetta. Per diversi ordini di ragioni.
In primo luogo il progetto di Micciché nasce politicamente (in origine) come progetto di area (all'interno del centrodestra), di fatto coinvolgendo classe dirigente ed elettorato proveniente, per le ragioni più svariate, da quell'area.
Naturalmente, sotto questo profilo, la candidatura autonoma di Micciché, rispetto a quella di Musumeci (che fra l'altro era stato lui stesso a lanciare 48 ore prima), sottrae, in misura ancora da verificare, elettorato potenziale a Musumeci.
E ricordo a me stesso che non é previsto ballottaggio in queste elezioni.
In secondo luogo, è sotto gli occhi di tutti coloro che conoscono i meccanismi di questa legge elettorale regionale che difficilmente chi vincerà alla presidenza (chiunque esso sia) potrà contare su una maggioranza politica in aula.
Allora mi chiedo, considerato l'appoggio di Lombardo a Micciché; considerato il doppio filo che lega politicamente Crocetta e Lombardo; considerato che il progetto “terzopolista” in Sicilia è in parte con Crocetta (Udc-Api) ed in parte con Micciché (Fli); considerato che, comunque, questo polo “autonomista” dovrà stringere delle alleanze; considerato che se Micciché avesse ritenuto di voler stringere un’alleanza con il Centrodestra per il “dopo elezioni” il suo “strappo” sulla candidatura unitaria di Musumeci (ribadisco, proposta dallo stesso Micciché) sarebbe, quanto meno, da valutare come irresponsabile...beh, considerato tutto questo, più di un elemento mi porta a considerare “strategicamente poco chiara” la linea politica di Grande Sud, specie perché tendente (e visti i rilievi che ho mosso prima sfido chiunque ad andare oltre le affermazioni di principio in senso “autonomista”) a guardare a sinistra in modo privilegiato.
Ed io a sinistra né ci vado né mi ci faccio portare.
Fra l'altro anche l'On. Ruggirello (ex Mps) , che non conosco personalmente ed è di un territorio diverso dal mio (credo sia del Trapanese), è arrivato al mio stesso tipo di conclusioni riferendosi , però, a Lombardo.
Queste considerazioni mi hanno indotto a rassegnare le dimissioni tanto dal coordinamento Provinciale di Caltanissetta di Grande Sud quanto dal partito.
Ho ritenuto fosse intellettualmente più onesto fare un passo di questo genere anziché rimanere nell'ambiguità vista la mia non condivisione della strategia politica del partito.

3.                                     Se Grande Sud appoggiasse effettivamente Rosario Crocetta per la guida della regione, dovrebbe vincere sicuramente. Che logica ha schierarsi così apertamente con un candidato sicuramente perdente?
La logica di chi ritiene che si debbano combattere le battaglie che si ritengono giuste preferendole a quelle che si ritengono utili.
Fra l’altro la mia opposizione politica a Crocetta risale ai tempi in cui era il Sindaco di Gela.
E non è mai stata una opposizione “nascosta”.

4.                            Rosario Crocetta è un tuo concittadino non sarebbe vantaggioso per la tua Città, avere un presidente della Regione che almeno conosce l’ubicazione del tuo territorio? Invece di averne un altro del capoluogo etneo che nonostante tutti i disastri combinati a Catania in questi anni, grazie al suo peso politico, riesce sempre ad attingere risorse ed accentrare tutte le utilities?

In linea teorica potrei pensarla come te.
Se non conoscessi Rosario Crocetta come amministratore!...al netto del suo impegno antimafia (che è patrimonio comune anche a Nello Musumeci ed a Claudio Fava) non posso dire di lui che da Sindaco abbia ben amministrato. E’ fatto noto ai Gelesi il suo modo di operare fatto di feste e festini, annunci e promesse non mantenute senza contare la totale assenza di programmazione dell’azione amministrativa.
E’ fatto noto ai Gelesi che le uniche opere portate a termine durante la sua amministrazione fossero da anni state programmate dall’amministrazione precedente (Gallo) e che durante l’amministrazione Crocetta sia stato perpetrato, a danno dei cittadini, un enorme sperpero di denaro pubblico che ha provocato, ad oggi, pignoramenti per 11 milioni di euro all’ente Comune di Gela per debiti riferibili alla sua gestione. Ometto di approfondire la vicenda relativa all’adozione di P.r.g. non approvabile per mancanza di VAS o altre vicende di cattiva amministrazione, ben note ai Gelesi, solo per non dilungarmi troppo.
Non credo che la sua eventuale elezione alla Presidenza potrebbe portare benefici a Gela ma potrebbe affossare ancora di più la Regione Siciliana in continuità con la gestione Lombardo.
Di contro, faccio parte di quella generazione di Gelesi che frequentando Catania per motivi di studio ha avuto modo di conoscere Musumeci come ottimo amministratore dell’Ente Provincia Regionale di Catania. Oltre che come persona seria e coerente.
Coerente al punto di rinunciare alla prospettiva di un radioso futuro romano (ha più volte superato per numero di preferenze Fini nelle competizioni elettorali dove erano candidati nella stessa lista) pur di rimanere fedele al suo pensiero politico.
5.    

                  Io ho apprezzato la tua onesta denuncia, ma non pensi che in un contesto come quello gelese esserti esposto così tanto, comporterà delle ripercussioni? Insomma, ma chi te l’ha fatto fare?
Non posso avere paura di dire la verità ed esprimere la mia visione del mondo e della società. Che ripercussioni potrei avere per questo?
E, fra l’altro, non ho mai nascosto il mio pensiero politico in città.
6.     
                Adesso dove vedi il tuo futuro politico?
Il mio è un percorso politico che ormai copre circa 20 dei miei 33 anni di vita. Ed è un percorso di destra.
Non ho aderito ad alcuna formazione politica al momento, la mia è una battaglia per la Presidenza.
Non posso nascondere, però, che guardo con molta attenzione ed apprezzo veramente il lavoro portato avanti in Sicilia da Adolfo Urso.
7.    
                  Cosa pensi abbia bisogno Gela per diventare il faro dello sviluppo della parte sud-occidentale della Sicilia?
Gela ha bisogno di un Sindaco che faccia il Sindaco. Gela ha bisogno di un piano di riconversione economica del territorio coerente con la sua reale vocazione. Gela ha bisogno di tagliare il cordone ombelicale che la lega all’Eni. Gela ha bisogno di un rinnovamento (vero) della classe dirigente, non solo quella politica. Gela ha bisogno di riappropriarsi della propria identità perduta.
8.     
                 La 5° Città siciliana con uno porto commerciale e grandi potenzialità agricole ed industriali: Cos’è che tarpa lo sviluppo di Gela?
Ti informo che, durante l’amministrazione Crocetta, Gela è diventata (per numero di abitanti) la 6° città Siciliana (è stata superata da Marsala).
9.                       
                              pensi che sia colpa di Crocetta? 
...ovviamente dire che Gela è diventata la 6° città della Sicilia per esclusiva colpa di Crocetta sarebbe come dargli la responsabilità dello scoppio delle guerre Puniche!...i processi demografici però sono anche lo specchio dello stato di salute socio-economico di un territorio. Sono processi di lungo periodo, che si sviluppano nell'arco di 15/20 anni. 
Le colpe sono da attribuirsi congiuntamente a tutti coloro che hanno avuto responsabilità di governo a livello cittadino...a mia memoria (salvo una parentesi di otto mesi di governo cittadino del centrodestra) negli ultimi 15 anni Crocetta ha governato 7 anni da sindaco e nei precedenti 7 da assessore comunale o ha preso parte a processi decisionali da consigliere di maggioranza.
In definitiva, a mio parere, è complessivamente responsabilità del PD e dei suoi "derivati" locali.
                
                            Mi dicevi cos’è che blocca la Città?
 Per il resto sono uno di quelli, non rari nella mia generazione, che pensa che la presenza del petrochimico sottragga più posti di lavoro di quelli che dà. Ovviamente è una esemplificazione del mio pensiero, ho accennato già prima ad un piano di riconversione economica del territorio. Bene, penso che Gela abbia la necessità di una pianificazione territoriale adeguata al suo potenziale. Non basta un P.r.g., ma è necessario avere un’idea di quello che Gela vuole e può diventare, solo così sarà possibile attrarre investimenti. Prevalentemente nella logistica ed in settori ad alto valore aggiunto.
1

               Una banca locale e l’università non sarebbero utili alla Città invece?
Per quel che concerne Banca locale ed Università: penso che vadano fatti discorsi differenziati.
In merito alla Banca credo che l'accesso al credito sia una delle precondizioni per un sostegno e per lo sviluppo dell'imprenditoria , anche artigiana, locale.
Ma penso anche che Gela necessiti di un istituto che vada al di là del Credito Cooperativo.
O meglio, che tale struttura anche se di Credito Cooperativo assuma la forma della Banca Popolare, anche in ragione dei diversi parametri dimensionali richiesti. 
In relazione alla presenza dell'Università penso che potrebbe essere , certamente un volano tanto per l'economia locale quanto per la crescita culturale della città. 
Purtroppo, però, penso anche che nell'attuale quadro, non solo regionale, non sia semplice riuscire a costituire un nuovo polo universitario orbitante su Gela.
Entrambe le questioni , comunque, sono troppo complesse per essere affidate a poche righe e meriterebbero un maggiore approfondimento e confronto.

1     Hai altro da aggiungere per i lettori?
Oltre al fatto che sono sorpreso dal fatto che delle dimissioni, specie per i motivi che ho spiegato, abbiano provocato un tale clamore, mi auguro che abbiano compreso le mie ragioni. Sarò sempre, comunque disponibile, con chiunque volesse, ad approfondire gli argomenti trattati.

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