giovedì 5 novembre 2015

editoriale tratto da ilfoglio.it
Vediamo se stamattina arriverà l’acqua a Messina. E’ incredibile. Sembrava un azzardo immaginare che passasse una settimana dal rubinetto muto e, invece, ancora fino a ieri c’erano i rattoppi alla rete idrica che saltavano. Ed era come se da giunture e ganci scattassero tappi di champagne. Incredibile: zampilli d’acqua andavano a perdersi per terra. Per non dire di Gela: con l’acqua potabile che è andata a buttarsi a mare. Per non dire del senso di rassegnazione che prende tutti, in Sicilia, avendo chiaro un fatto: non ne fotte una beata mentula a nessuno della Sicilia. Se c’è un motivo che mi rende insopportabile questo governo di Matteo Renzi è l’ostentata strafottenza rispetto al disastro che si sta consumando “di là del faro”, e cioè dove comincia Messina per poi far finire l’intera isola isolata per destino più che per definizione. E’ incredibile ed è una vergogna. Il Capo dello Stato, siciliano. Il presidente del Senato, siciliano. Perfino al Viminale, un siciliano. Tutti provvisti di acqua Perrier evidentemente.

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